Dalla citazione biblica “Memento homo, quia pulvis es et in pulverem reverteris” (Genesi 3,19), “Ricordati uomo, che polvere sei e polvere ritornerai”, ho voluto rappresentare un corpo i cui muscoli si lacerano e tornano polvere plasmandosi nella roccia.
Il messaggio è un invito a ricordare all’uomo di essere umile e non credersi onnipotente: questa è solo una vita di passaggio e gli oggetti materiali, compreso il nostro stesso corpo, svaniranno. A renderci uomini non sono le guerre o le battaglie vinte su questa Terra, ma la nostra spiritualità.